ATTI SONORI teatro musicale 2007 primavera
La musica, forma d’arte tra le più antiche, è
comunicazione universale e, al tempo stesso, personale: capace,
in quanto vicina all’essenza delle cose, di farsi “ponte”
verso il sentire altrui e, contemporaneamente, capace di esprimere
noi stessi attraverso un linguaggio senza tempo e senza confini.
L’obiettivo che ci muove in questa terza edizione del
festival è quello di sviluppare sempre più il
ruolo del musicista e della musica all’interno della drammaturgia
teatrale, andando alla ricerca di una “ nuova drammaturgia
del suono”.
Così, i tre progetti che presentiamo quest’anno
vedono la musica come parte integrante della drammaturgia stessa,
anche se attraverso percorsi diversi.
In Delirio, infatti, il musicista è
un personaggio della trama, vicino di casa dell’assurda
coppia protagonista dello spettacolo. In Lighea,
invece, la musica si fa portavoce dell’esperienza del
personaggio principale: è racconto sonoro, ambientazione,
piano narrativo; le parole sonore si intrecciano con le parole
recitate nell’intento di fondere suono e parola in un
unico gesto narrativo. E finalmente in Parole e Musica
è la musica stessa ad essere un personaggio, è
uno dei tre protagonisti, è Bob, proprio come nell’intenzione
di Beckett in questo suo particolare radiodramma. Emerge però
chiara una riflessione: anche laddove la musica si piega alle
esigenze drammaturgiche e registiche degli spettacoli, essa
conserva sempre, in sé, un potere forte e una capacità
semantica indipendente che, se ben sfruttata ed equilibrata,
consente di potenziare le emozioni e suggerirne delle altre.
Nell’esperienza di quest’anno ci accompagnano due
nuove collaborazioni: Human Rights Nights Film Festival
e Legàmi di Teatro Contemporaneo de
Il Gruppo Libero Teatro San Martino.